
05 Gen Realizzare la lana cotta in lavatrice!
Basta un lavaggio “sbagliato” per dare inizio ai processi di infeltrimento e follatura della lana che servono per realizzare lana cotta, feltro e pannolenci…
Domani sarà l’Epifania, allora perchè non provare a realizzare delle carinissime calze di lana cotta? Il lavaggio può aiutarvi in questo… In che modo? Scopriamolo insieme…
A molti è capitato sicuramente di lavare in modo errato o ad una temperatura troppo elevata un maglione di lana o un cappello con il risultato di rovinarlo irreparabilmente, rendendolo rigido e infeltrito.
Ma, invece di buttarlo via, perchè non pensate di realizzarci materiali e fibre compatte, come la lana cotta, utili per creare oggetti e decorazioni davvero carine, borse, gioielli, portafogli e perchè no… calze per festeggiare la befana? La lana cotta potrete anche tagliarla, cucirla, incollarla o farci giocare i vostri bambini…
Per dare inizio in lavatrice al processo di follatura della lana filata (quella intrecciata, già lavorata a mano o all’uncinetto, con cui si realizza la lana cotto), è sufficiente:
- prendere i maglioni e gli indumenti di lana che non usiamo più e che siano composti per almeno il 60% di lana;
- inserirli in una federa con bottini o zip;
- metterli in lavatrice insieme ad altri indumenti che accellerino il processo come vecchi jeans, scarpe da ginnastica rovinate o palline da tennis;
- azionare la lavatrice ad una temperatura alta di almeno 60°;
- far centrifugare energicamente;
- procedere con un lavaggio a freddo da solo o con detersivo per i piatti;
- se necessario ripetere l’operazione fino ad ottenere il grado di follatura desiderato;
- lasciare asciugare i capi su un piano (non appesi), magari iniziando a dargli la forma che preferiamo.
Con questo procedimento, la lana si restringerà fino al 35% e potrà essere utilizzata per creare gli oggetti che più ci piacciono. Ovviamente gli oggetti realizzati con la lana cotta per i lavaggi successivi dovranno esssere trattati con molta delicatezza per evitare che si restringano ancora o si rovinino.
Se si vuole risparmiare energia elettrica, la follatura può essere fatta anche a mano. Come?
Basterà prendere due pentole capienti in acciaio e un cucchiaio di legno, far bollire l’acqua nella prima pentola e immergervi il maglione da far infeltrire, coprendolo completamente di acqua. Girare la lana delicatamente in senso orario con il cucchiaio di legno e farla cuocere lentamente. Dopo la cottura, il maglione andrà scolato in un comune scolapasta, facendo attenzione a non scottarsi con l’acqua bollente. Bisognerà riempire l’altra pentola con acqua fredda e immergervi velocemente il maglione appena scolato, coprendolo con l’acqua. Una volta raffreddato, il maglione andrà strizzato piano, tolto l’eccesso d’acqua con un asciugamano e lasciato ad asciugare su un piano o su uno stendino, cercando di dargli già la forma desiderata. In questo modo avrete ottenuto la lana cotta e risparmiato anhe sulla bolletta elettrica.
Con queste procedure è possibile, quindi, creare la lana cotta, mentre il feltro e il pannolenci si possono realizzare attravero il procedimento di infeltrimento della lana cardata, cioè quella non ancora tessuta.
Una volta realizzati i materiali, non vi rimarrà che decorarli a vostro piacimento…
Allora buona Epifania e buone calze in allegria… 😉
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